20/02/2024
Se utilizzo i servizi di e-Governance posso temere per i miei dati?

Internet ha cambiato la società o almeno ci ha offerto strumenti per vivere in modo diverso. Le nuove tecnologie hanno permesso la creazione di una intersoggettività fortemente interconnessa, dove i concetti di spazio e tempo si sono rivelati contratti e privi di limiti.

Questo cambiamento, peraltro, ha portato allo sviluppo e alla nascita di nuove forme di aggregazione virtuale che si sono trasformate in associazioni e talvolta anche in forme di protesta reali e concrete.

L'ottimismo si è diffuso immediatamente insieme all'idea che presto sarebbe nata una società più democratica. Tuttavia, in mezzo a questa ventata di positività, molti problemi sono stati sottovalutati o nemmeno considerati. Proviamo a metterne a fuoco alcuni di essi.

Cyber – guerra: uno dei principali problemi di Internet

Ci sono due questioni che sono diventate grandi cause di preoccupazione per il futuro di Internet:

  1. la cyber-guerra;
  2. l'e-Governance.

La Cyber-Guerra è una delle minacce più importanti per la libertà in rete. Con molte risorse chiave ospitate all'interno di server situati in Paesi con record dubbi quando si tratta di libertà individuali, c'è molto in gioco in termini di diritti umani, specie quando si verificano attacchi contro tali istituzioni.

Un attacco può essere effettuato da un hacker che abbia accesso alle risorse internet collegate ad un'infrastruttura di comunicazione in un altro Paese, oppure coincidere con una vera e propri azione cyber-militare e, quando si tratta di data center allocati fuori dal cosiddetto “mondo occidentale”, divenire una vera e propria operazione d’Intelligence condotta proprio dallo Stato ospite in totale sicurezza.

Inoltre, quando ciò avviene secondo quest’ultima modalità, ma anche ogni volta che si sfruttano contenitori (come il Cloud) al di fuori del territorio di chi vanta diritti sui dati, le personalità sia fisiche che giuridiche interessate sarebbero impotenti nel prevenire la violazione dei loro diritti e vedersi adeguatamente risarcite.

Tra questo tipo di violazioni delle infrastrutture virtuali, dei dati e delle funzionalità telematiche vi sono, come detto, anche le operazioni di Guerra Cibernetica.

La Cyber-Guerra consta di un insieme di attività preparatorie e conduttive delle operazioni svolte nello spazio cibernetico. Essa può sostanziarsi nella semplice captazione di dati sensibili, oppure nella alterazione o distruzione delle strutture di informazione istituzionali nemiche.

Quel che conta è la finalità ultima deturpativa, attuata attraverso tecnologie informatiche, elettroniche e magnetiche.

Il livello di preoccupazione che genera questo fenomeno è piuttosto alto, specie se consideriamo il fatto che a livello strategico il cyber spazio è considerato il quinto dominio, dopo: terra, mare, cielo e spazio.

Una simile minaccia acquista tanta più consistenza quanto più le società tendono a digitalizzarsi e a dotarsi di strumenti di governance cibernetici. Si pensi ai danni potenziali qualora vi fossero interferenze dirette nella governance di una nazione.

Dall’e-Government all’e-Governance

Il termine e-Government sta diventando sempre più diffuso. Esso riferisce ai processi tecnologico-innovativi avviati dalla Pubblica Amministrazione per fornire servizi più efficienti al cittadino.

A tal fine vengono impiegate le più avanzate tecnologie della comunicazione e dell’informazione, acr. Ntic, miranti a migliorare le proprie prestazioni nell’intero percorso di produzione e fornitura dei servizi.

Questa dimensione incontra, da alcuni anni, il riferimento al concetto di e-Governance per via della necessaria interazione che l’e-Government richiede con con altri attori pubblici e privati, i quali si rivelano essenziali per la concreta realizzazione dei servizi digitali fruibili dall’utenza.

Le infrastrutture digitali, infatti, per essere realmente operative necessitano di protagonisti intermedi, rispetto agli utilizzatori finali, che sappiano fornire adeguati mezzi all’intero apparato amministrativo.

Va detto che il concetto di e-Governance ha un background teorico molto ampio, spesso piuttosto sfuggente sotto il profilo definitorio, tuttavia esso viene usato in veste sistemica per identificare quei processi di governo delle istituzioni economiche, sociali e politiche, caratterizzati dalla stretta interazione tra più parti.

Come apprendiamo dalle più comuni definizioni in rete, attraverso l'impiego della e-Governance, i servizi governativi sono dunque messi a disposizione dell’utenza in modo del tutto efficiente e trasparente, oltre che economico.

L’e-Governance non presenta confini precisi. I tre principali gruppi destinatari ai quali essa è rivolta sono governo, cittadini e imprese singole o gruppi di interesse.

L’e-Governance: il focus su una questione delicata

L’estensione della libertà in rete pone l’accento su una questione delicata e trova limitazione con la seconda minaccia possibile, oltre alla cyber-guerra: la captazione di informazioni personali, oltre ogni limite. Questo rischio apre la questione relativa all'e-Governance e a come debba essere gestito e trattato il traffico di Internet.

Il focus sulla questione e-Governance ci permette di dare attenzione ad un processo di gestione elettronica che copre diverse aree: dallo scambio di informazioni alla esecuzione di transazioni in rete; dalla distribuzione di servizi statali, e non, alla fruizione di prodotti digitali da parte del cittadino.

Negli anni diversi governi e aziende private si sono confrontate con l’idea di dover gestire risorse chiave su Internet, come i dati personali o le preferenze intime degli utenti.

A questo riguardo, Internet sembra manifestarsi come una sede priva di controllo, dove fenomeni quali la scompaginazione e la disintermediazione rappresentano il male minore.

Proteggere la tua identità digitale e le tue informazioni personali è fondamentale quando servizi di e-governance, data la natura sensibile delle transazioni e delle interazioni che possono coinvolgere dati personali e finanziari. Ecco alcuni passaggi chiave che puoi seguire per salvaguardare la tua sicurezza online:

  1. Usa Password Forti e Uniche: Per ogni servizio di e-governance, crea una password forte che combini lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli. Evita di riutilizzare le stesse password su più siti o servizi.

  2. Attiva l'Autenticazione a Due Fattori (2FA): Dove disponibile, abilita l'2FA per aggiungere un ulteriore livello di sicurezza oltre alla tua password. Questo può includere l'uso di un messaggio di testo, un'app di autenticazione o una chiave di sicurezza fisica.

  3. Mantieni Aggiornato il Tuo Software: Assicurati che il sistema operativo del tuo dispositivo e tutte le applicazioni, specialmente i browser e le app di e-governance, siano aggiornati all'ultima versione per proteggerti dalle vulnerabilità di sicurezza note.

  4. Utilizza Connessioni Sicure: Evita di accedere ai servizi di e-governance tramite reti Wi-Fi pubbliche non sicure. Considera l'uso di una VPN (Virtual Private Network) per cifrare la tua connessione internet quando accedi a servizi sensibili.

  5. Sii Consapevole del Phishing: Sii vigile nei confronti di e-mail o messaggi che sembrano provenire da enti governativi ma che potrebbero essere tentativi di phishing per rubare le tue informazioni personali. Verifica sempre l'autenticità dei messaggi prima di cliccare su link o fornire dati personali.

  6. Controlla le Impostazioni di Privacy: Quando utilizzi piattaforme di e-governance, esamina attentamente le impostazioni di privacy e sicurezza e regolale secondo le tue preferenze per proteggere le tue informazioni personali.

  7. Monitora Regolarmente i Tuoi Account: Controlla regolarmente i tuoi account di e-governance per eventuali attività sospette o non autorizzate. Molti servizi offrono notifiche di sicurezza che puoi attivare per essere avvisato in caso di cambiamenti importanti nel tuo account.

  8. Utilizza Software Antivirus e Antimalware: Proteggi i tuoi dispositivi con soluzioni antivirus e antimalware affidabili per rilevare e bloccare software dannosi che potrebbero compromettere la tua sicurezza online.

Adottando questi accorgimenti, puoi ridurre significativamente il rischio di furto d'identità e di altre forme di compromissione delle tue informazioni personali. Se desideri utilizzare un tool in grado di proteggerti mentre sei online, chiedici di Zadig!

Gli imperi digitali e il controllo di Internet

L'ascesa di imperi digitali come Google e Facebook, che controllano così tante risorse online, non ha aiutato a delineare un quadro di controllo chiaro e preciso delle risorse in rete, perché quest’ultime in particolare sembrano ignorare i processi democratici e qualsiasi senso di comunità antistante alle decisioni legate alla produzione di prodotti e servizi.

I governi, ad esempio, credono di avere un potere esclusivo sul territorio statale e allo stesso tempo sostengono che internet non appartiene a nessuno, ma questa supposizione sembra rivelarsi oltremodo fallace.

Alcuni governi e organizzazioni internazionali vogliono che Internet sia trattato come un bene pubblico in modo da poterne controllare la produzione e forse anche regolarla.

Questo dato prende vita dalla considerazione che, quando una singola organizzazione controlla una risorsa importante [come Google o Facebook] per lei diventa molto più facile fare pressione all’utenza affinché dia informazioni su se stessa.

Infatti, circa il 70% di tutti i dati che esistono su internet sono stati prodotti soltanto negli ultimi due anni.

Per questa ragione si ritiene importante che tutti i governi abbiano lo stesso accesso a Internet: in modo che si possano prendere seri provvedimenti per ritirare dal traffico incontrollato i dati sui propri cittadini, qualora ritengano che le informazioni “implicitamente estorte” rappresentino un rischio per la sicurezza nazionale.

Di una simile deriva ne parla approfonditamente l’interessante docu-film prodotto da Netflix: The Social Dilemma.

Per bocca di alcuni dei principali attori di questo ultimo ventennio digitale vengono espressi una serie di dubbi circa una sempre maggiore manipolazione delle masse attraverso i big data, i social media e le intelligenze artificiali che vi sottendono.

Niente di nuovo ci viene da dire, in un mondo dell’uomo sull’uomo, homo homini lupus, dove le élite hanno sempre preteso di ingannare e manipolare le masse.

Un tempo con superstizioni e magia, poi con una scarsa scolarizzazione e la società divisa in caste ed oggi con fake news e smartphone sempre più ipnotici.

Internet, l’e-Governance e i Paesi nel mondo

Ci sono paesi come Brasile, Russia, India e Cina, che sentono fortemente il bisogno di controllare l'e-Governance, perché per loro significa molto più che regolare la semplice produzione delle informazioni in Internet.

L’ottenimento di questo risultato viene visto, infatti, come un'opportunità espansiva del proprio potere politico a livello globale.

Non è mancata una certa pressione da parte di altre grandi potenze come il Nord America e l'Europa, che di fatto non vogliono che i governi determinino come vengono gestite le risorse di importanza globale su Internet.

Di contro, alcuni Paesi europei hanno già creato modi attraverso i quali gli utenti possono accedere anonimamente a certi contenuti di Internet: questo tipo di approccio è visto da molte persone come un modo per proteggere le libertà personali.

Allo stesso tempo, con l’impiego di tali politiche libertarie, si sta minando l'attuale capacità delle forze dell'ordine di combattere le azioni criminose in rete, poiché diventa sempre più difficile monitorare le operazioni compiute dai rei on line, specie oggi con l’utilizzo di macchine virtuali, bot net e reti onion.

In definitiva, il futuro della libertà di internet sembra poco chiaro a questo punto, ma una cosa che sembra evidente è che le politiche dei vari paesi divergeranno in termini di come regolare l'accesso ai contenuti in rete.

Da un lato lo strapotere in rete della Anglosfera, ove gli USA sono detentori esclusivi di Arpanet la rete militare di cui Internet è filiazione e il cui sfruttamento è concesso ad i Paesi del Commonwealth e ad Israele, dall’altro la Russia e la Cina con sempre maggiori ambizioni di sviluppare propri mondi cibernetici ed in mezzo, a tutela dei cittadini, delle Istituzioni e dell'interesse nazionale c'è bitCorp con le sue innovative tecnologie per l'offesa e la difesa: red team e blue team, come i colori del nostro sito.

Adottare delle misure per proteggere la tua identità digitale e le tue informazioni personali è un passo essenziale verso una navigazione sicura e responsabile nell'ambito dei servizi di e-governance.

Ricorda che la sicurezza online è un processo continuo che richiede attenzione e aggiornamenti regolari per tenere al passo con le nuove minacce e le tecnologie emergenti.

Essere informati, cauti e proattivi nella gestione della tua sicurezza digitale ti mette nella migliore posizione possibile per sfruttare i vantaggi dei servizi di e-governance, minimizzando al contempo i rischi.

La tua sicurezza online inizia con te: prenditi il tempo per proteggere te stesso, le tue informazioni e la tua identità digitale.

Contattaci per conoscere tutti i nostri prodotti e servizi: noi di bitCorp saremo lieti di darti una mano!

Il team di bitCorp

Scrivici per una consulenza gratuita

BITCORP SRL
Sede legale: via Monte Bianco 2/A 20149 Milano
Sede rappresentativa di Milano: Galleria del Corso 4 20121 Milano
Sede operativa di Milano: Via Carlo Freguglia 10 20122 Milano
P.IVA/C.F.: IT10273460963 | N. REA: MI-2521794
Capitale sociale: € 200.000,00 i.v.