"Confondere i concetti è un delitto, non minore di quelli degli estremisti.” Nadia Murad
A cura di Gianluca Tirozzi Indice
Introduzione
Il terrorismo: una definizione controversa
Il terrorismo: scenari d’attualità
Terrorismo: alle origini del fenomeno
La minaccia terroristica cenni cronologici e approccio internazionale Introduzione
Uno dei problemi più significativi della nostra modernità è legato al fenomeno del terrorismo. Si tratta non soltanto di un incedere che riguarda il territorio nazionale, ma anche e soprattutto di un trascendere i confini della patria, al punto da divenire un elemento drammatico che ogni popolo del mondo, probabilmente, in un modo o nell’altro ha già sperimentato.
A tal proposito, si sono mosse diverse organizzazioni: l’Onu, su scala globale; la Comunità europea su scala regionale e l’Italia su scala nazionale. Gli sforzi impiegati a ciascun livello d’intervento hanno portato al compimento di passi importanti al fine di fronteggiare un fenomeno tanto avverso quanto complesso e radicato. Lo scopo che ci si è prefissi come prioritario è quello di pervenire ad una normativa accettabile almeno in linea generale dall’intera comunità internazionale. Il terrorismo: una definizione controversa
Giungere ad una definizione teorica di terrorismo è particolarmente difficile, trattandosi di un fenomeno oltremodo controverso. Per secoli, tale termine è stato utilizzato unicamente per riferirsi alla strategia sottostante, più che alle sue connotazioni concrete. Quel che conosciamo oggi delle fattezze del terrorismo corrisponde ai governi che sottomettono la popolazione; alle istituzioni autoritarie e dispotiche che usano la violenza come mezzo di sottomissione; alle organizzazioni clandestine distruggono intere entità statali per scopi notoriamente politici.
Quel che è certo è che la nozione stessa di terrorismo comporta un incrocio tra diverse aree: la criminologia, la politica, la guerra, la religione, il razzismo, il proselitismo. Ma quel che più connota la sua dimensione interna è la tendenza separatista e distruttiva che lo anima. Talvolta, siamo propensi a credere che il terrorismo si conosca soltanto a seguito di adeguato approfondimento di culture diverse dalla nostra; talaltra ci si spinge a ritenere come noti motivazioni, personalità e strategie dei terroristi.
Altre volte ancora, pensiamo che il terrorismo coincida con la voglia d’indipendenza, il cambiamento di un territorio o l’anelato ordine di un Paese a cui crediamo di non appartenere. L’elemento comune di tante sfaccettature, probabilmente, risiede nel fatto che il termine terrorismo traduce una definizione controversa, tanto quanto controverso sia ciò non è mai stato definito in maniera soddisfacente. O forse, più semplicemente, il terrorismo ha tante facce quante possano essere le opinioni che intorno a lui nascono e si diffondono.
Quel che è certo è che se alcuni gruppi terroristici si muovono perché mossi da idee separatiste per ragioni puramente politiche, altri sono assoggettati ad un ordine religioso molto pericoloso, perché privo di un preciso disegno politico. Il terrorismo: scenari d’attualità
I Governi ancora oggi cercano di allontanare ogni definizione di terrorismo per rigettare apertamente l’idea che possa anche esistere un preciso collegamento, identificativo di un nesso di causalità, tra gli atti terroristici che vengono in qualche modo sponsorizzati dagli Stati e il terrorismo proprio dei soggetti non possono essere considerati istituzionali. Ma la verità più forte, in questo quadro introduttivo del fenomeno sembra appartenere a quei Governi che si rifiutano di prendere in considerazione le reali cause del terrorismo ed affrontarle come buona prassi vorrebbe.
L’attuale politica normativa risulta essere poco coerente, e priva di lungimiranza e organicità. Questa condizione è dovuta alla stessa linea d’approccio dei Governi che appare frammentaria e inefficace contro il terrorismo sul piano giuridico internazionale. La stessa collaborazione tra gli Stati in materia penale per prevenire, limitare e fronteggiare il terrorismo appare fortemente limitata.Terrorismo: alle origini del fenomeno
Lo spazio Occidentale, rispetto al resto del mondo, ritiene che ogni atto terroristico sia caratterizzato da una violenza indiscriminata ai danni della popolazione civile, con il preciso scopo di generare panico e coartare l’istituzione governativa o altra autorità politica sul piano internazionale. All’origine del concetto e della consuetudine del terrore, dunque, si considerano nascoste motivazioni prevalentemente politiche o di natura ideologica. Questo distingue il terrorismo proprio dalle altre forme criminose legate a ragioni puramente private, come il profitto o la vendetta personale.
Tale orientamento, a dire il vero, è stato più volte confutato, nonché rifiutato dalla maggior parte degli autori. Esso, in effetti non tiene conto di un alveo fortemente edificante dell’atto terroristico, generato da condizioni spesso oppressive alle quali il popolo del posto si sottopone, subendo la violenza delle forze militari occupanti. Da ciò si evince che per terrorismo non intendiamo la sola condotta criminosa proveniente da soggetti non istituzionali, ma qualcosa che sfocia in fenomeni ben più complessi di questo. La minaccia terroristica: cenni cronologici e approccio internazionale
Rispetto all’approccio dei Governi, anche il regime repressivo del fenomeno terroristico appare lacunoso e spesso fuorviante. Talvolta, l’idea di mantenere un linea d’intervento confusa e piuttosto nebulosa sembra essere una scelta precisa da parte dei governi, i quali di fatto si limitano a creare distinte convenzioni per materia, interessandosi soltanto a determinate manifestazioni di violenza e lasciando sullo sfondo ogni altra questione delicata ad esse correlata, inclusi fenomeni lontanamente similari con caratteristiche differenti.
Questo problema non è di poco momento specie se consideriamo il fatto che, negli ultimi anni, la minaccia terroristica ha assunto connotazioni internazionali in modo veloce e sempre più intenso.
Ne sono una testimonianza diretta i tragici fatti occorsi a New York l’11 Settembre del 2001, a Parigi nel 13 Novembre del 2015, a Bruxelles il 22 Marzo del 2016, a Nizza il 14 Luglio dello stesso anno, a Manchester il 22 Maggio del 2017, a Londra nel Marzo 2017 e a Giugno dello stesso anno, a Barcellona il 17 Agosto del 2017, il 24 gennaio 2018 a Jalalabad, Afghanistan, il 18 febbraio 2018 a Kizljar, Russia, il 27 gennaio 2019 a Jolo, Filippine, il 2 Novembre 2020 a Vienna, Austria, solo per citarne alcuni.
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