10/05/2023
Hai una solida cybersecurity? Scoprilo in 3 mosse!

Avete mai chiesto a un hacker di bucarvi la rete? Avete una vaga idea di cosa si può fare con un computer, qualche programmino e una connessione a internet? Spegnere un impianto. Aumentare una temperatura. Trovare un codice di protezione. Aprire una porta. Bloccare le registrazioni di una telecamera. Entrare in un archivio. Svuotare un conto corrente.

Vi sembra fantascientifico?

Chiedetelo alle big del business che hanno dovuto sborsare milioni per limitare la catastrofe!

Iniziamo da qui. Dal fare ordine. Dall’affrontare passo dopo passo ogni aspetto della cybersecurity aziendale, per capire se siete adeguatamente corazzati o se avete bisogno di chi, come noi, sa vagliare bene la situazione e adottare le misure di protezione necessarie.

Se sei titolare di piccola o media impresa (PMI), hai sicuramente investito molto nello sviluppo del tuo business. Ma sei consapevole di quanto sia importante la sicurezza informatica per la tua azienda? Se non sai come proteggere i tuoi dati aziendali, allora rischi di mettere a repentaglio la tua attività e la tua reputazione commerciale.

La sicurezza informatica è fondamentale per le PMI, poiché i cybercriminali spesso mirano ai dati di aziende di piccole e medie dimensioni che, non di rado, scelgono protezioni fai da te più semplici da scavalcare. Se i tuoi files vengono compromessi, questo può avere conseguenze negative a lungo termine sulla tua attività. Uno dei principali rischi è rappresentato dalla violazione delle informazioni sensibili.

Le violazioni dei dati possono causare danni significativi alla reputazione della tua azienda e possono anche portare a serie sanzioni legali, se non vengono adottate le misure di sicurezza adeguate.

Un'altra minaccia è rappresentata dalle frodi. Con le frodi, i criminali informatici possono rubare fondi dalle tue entrate o dai tuoi conti bancari aziendali. Sei a rischio di frodi attraverso attacchi informatici come phishing, malware e ransomware. Puoi prevenire questi attacchi attraverso la creazione di una solida strategia di sicurezza informatica, che preveda la creazione di un firewall, una protezione antivirus e una gestione dei privilegi. Inoltre, è necessario limitare l'accesso ai tuoi sistemi soltanto a personale di stretta fiducia.

È fondamentale assicurarsi che i dipendenti utilizzino password complesse e che l'accesso venga limitato alle sole aree di gestione del lavoro più importanti. Le PMI, dunque, devono prendere sul serio la sicurezza informatica per proteggere i propri dati e la propria reputazione. È necessario investire in una strategia di cybersecurity robusta, che comprenda l'utilizzo di un firewall, l'implementazione di una protezione antivirus, la gestione dei privilegi e la limitazione dell'accesso.

Se segui questi consigli, puoi garantire che la tua azienda sia protetta e che tu possa continuare a lavorare tranquillamente.

Cybersecurity PMI: ecco i 3 utili consigli

Secondo un rapporto di NortonLifeLock, nel 2019 il 50% delle piccole imprese ha subito almeno una violazione della sicurezza informatica. A causa del rapido afflusso di dati sensibili e informazioni riservate, la protezione delle aziende è diventata una priorità assoluta. Le PMI devono essere consapevoli dei rischi per la sicurezza informatica esistenti e intraprendere misure per ridurli. In questo articolo esamineremo come le PMI possono verificare di avere una solida cybersecurity in 3 mosse. Dalla formazione degli utenti all'adozione di soluzioni di sicurezza informatica avanzate, discuteremo il modo in cui un'organizzazione può proteggersi da cybercriminali e hacker.

MOSSA 1

Formazione del personale. Uno dei modi più semplici ma efficaci per aumentare la sicurezza informatica è quello di formare tutti gli utenti dell'organizzazione. Tutti i membri del personale devono essere consapevoli delle minacce informatiche esistenti e del modo in cui possono essere prevenute. Un programma di formazione dei dipendenti può essere strutturato in modo da insegnare loro come riconoscere le minacce informatiche ed evitarle. Ad esempio, devono essere educati sui rischi connessi all'apertura di link o allegati sospetti, al download di file da siti web discutibili e all'utilizzo di password deboli. Inoltre, la formazione dovrebbe comprendere anche una sezione sullo sviluppo di buone pratiche per la sicurezza informatica. Ad esempio, imporre regole per la creazione di password complesse, l'utilizzo di VPN per connessioni esterne e la protezione dei dispositivi mobili.

MOSSA 2

Creazione di un piano di sicurezza informatica. Una volta formati i membri del personale, la PMI dovrebbe quindi creare un piano di sicurezza informatica. Il piano garantirà che tutti i dati aziendali siano protetti in modo adeguato. Esistono diverse misure di sicurezza informatica che un'azienda dovrebbe prendere in considerazione. Ad esempio, potrebbe essere necessario applicare un firewall per bloccare gli hacker esterni, installare un software anti-malware per rilevare e rimuovere i virus o utilizzare una soluzione di crittografia per proteggere i dati sensibili. Inoltre, un piano di sicurezza informatica dovrebbe anche prevedere l'implementazione di misure di sicurezza per la gestione dei dispositivi mobili. In questo modo, sarà possibile garantire che tutti i dispositivi utilizzati dai membri del personale siano protetti dalle possibili minacce.

MOSSA 3

Adozione di soluzioni avanzate. Le PMI, per essere davvero al sicuro, dovrebbero optare per l'adozione di soluzioni di sicurezza informatica avanzate per proteggere i propri dati. Sebbene l'implementazione di un firewall e di un software anti-malware possano offrire una certa protezione, si dovrebbe considerare l'adozione di soluzioni più avanzate come un sistema di rilevamento e prevenzione delle intrusioni (IPS) o un sistema di rilevamento del comportamento anomalo (ABD). L'IPS è un sistema di sicurezza informatica progettato per rilevare e bloccare le intrusioni esterne. Utilizza una serie di tecnologie per identificare le attività anomale all'interno della rete aziendale e bloccarle prima che possano causare danni. Un sistema ABD, d'altra parte, è progettato per rilevare i comportamenti anomali all'interno della rete. Monitora costantemente tutte le attività al suo interno e rileva qualsiasi comportamento sospetto. Se rileva un'attività sospetta, può quindi lanciare un allarme o bloccare l'attività in modo che non possa causare danni.

Ricapitolando, le PMI possono verificare di avere una solida cybersecurity in 3 mosse. In primo luogo, devono formare tutti gli utenti dell'organizzazione sui rischi connessi alla sicurezza informatica e insegnare loro le buone pratiche per la sua salvaguardia. In secondo luogo, devono creare un piano di cybersecurity che preveda l'implementazione di misure di sicurezza adeguate. Infine, devono prendere in considerazione l'adozione di soluzioni di sicurezza informatica avanzate come l'IPS e l'ABD. Seguendo queste 3 mosse, le PMI possono aumentare la sicurezza informatica e proteggere i propri dati da qualsiasi minaccia futura.

Ecco cosa accade se la tua PMI non ha una solida cybersecurity

La cybersecurity aziendale è una parte essenziale della gestione di una piccola o media impresa. Cosa succede se una PMI non ha una solida cybersecurity? I rischi sono enormi, con una gamma di possibili conseguenze. In primo luogo, una PMI può perdere una quantità significativa di denaro a causa di attacchi informatici. Gli hacker possono rubare dati sensibili come i numeri di carte di credito e altre informazioni personali, che possono essere utilizzate per rubare denaro o altri beni dai conti bancari dei clienti.

Un attacco informatico può anche causare la perdita di dati importanti come documenti finanziari, informazioni sul cliente e altri elementi vitali per l'azienda. Immaginate il furto di un progetto protetto da brevetto, o l’anteprima di una collezione che non può essere diffusa prima di un dato tempo, o la ricetta segreta di un prodotto che gode di unicità: le conseguenze di una sottrazione di questo tipo potrebbero essere talmente dannose da distruggere definitivamente il business colpito.

Ma c’è di più. E se il cybercriminale utilizzasse i files sottratti per effettuare transazioni illegali? E se trasferisse il denaro dei vostri clienti a propri conti personali? Il focus da considerare in termini di danno non è tanto quanto potrebbe subire l’azienda in sé, ma quanto potrebbero subire tutti i clienti che fanno riferimento ad essa, generando una espansione distruttiva a macchia d’olio impossibile da arginare prima del totale fallimento. In tutto questo, il danno alla reputazione sembra essere il male minore.

Se i criminali riescono a compromettere i sistemi informatici dell'azienda, i clienti possono perdere la fiducia e scegliere di non fare più affari con lei. Ciò può portare a una perdita di entrate, una diminuzione delle vendite e un aumento dei costi per la riparazione dei danni. Una PMI può soffrire di una diminuzione della produttività a causa degli attacchi informatici. Gli attacchi possono rallentare i sistemi informatici, causando tempi di inattività più lunghi e una diminuzione della produttività. Inoltre, gli attacchi possono causare la perdita di dati importanti necessari per la gestione dell'azienda. La cybersecurity aziendale è un elemento essenziale per la protezione aziendale e la prevenzione delle perdite economiche.

Stima di attacchi informatici per le PMI italiane nel 2024

Le PMI italiane sono tra le più colpite da attacchi informatici ormai da diversi anni. Si stima che nel 2024 il numero di questi attacchi crescerà ulteriormente, mettendo a rischio la sicurezza di molte piccole e medie imprese nel nostro Paese. Gli attacchi informatici hanno conosciuto un incremento costante nel corso del tempo, specialmente nel settore economico. A causa del loro scarso investimento in sicurezza informatica, queste aziende sono più vulnerabili agli attacchi di hacker e criminali informatici. Come abbiamo già avuto modo di osservare, uno dei principali motivi della diffusione di attacchi informatici alle PMI italiane è la mancanza di educazione informatica tra i dipendenti.

La maggior parte delle persone che lavora nell'ambito di una PMI non ha una comprensione adeguata dei rischi legati all'utilizzo di Internet e alle minacce che possono derivarne. Di conseguenza, non sono in grado di riconoscere i segnali di allarme che precedono un attacco hacker e utilizzare le misure preventive necessarie per evitare la compromissione dei sistemi. Inoltre, molte aziende italiane non sono in grado di investire nella sicurezza informatica, un po' perché non hanno le risorse economiche necessarie per mettere in atto misure di sicurezza; un po' perché spesso sono poco informate sui rischi legati alla sicurezza informatica e non sanno come affrontarli.

Per evitare il disastro, in definitiva, è bene pensare di stanziare una parte del budget alla protezione della rete e dei gestionali interni. Bisogna investire nella sicurezza informatica, assicurandosi di avere le tecnologie e le competenze necessarie per proteggere tutto ciò che serve. Bisogna anche istruire i dipendenti sui rischi legati all'utilizzo di Internet e fornire loro le informazioni necessarie per riconoscere e prevenire gli attacchi informatici. Le PMI italiane devono inoltre garantire una protezione adeguata dei dati sensibili. Devono assicurarsi che le informazioni siano sicure e che non possano essere rubate o utilizzate per scopi malintenzionati. Inoltre, devono adottare una politica di backup, in modo da poter recuperare i dati persi in caso di attacchi informatici.

Se le PMI italiane adotteranno le misure di sicurezza adeguate, è probabile che il 2024 sarà un anno meno colpito dagli attacchi informatici. Tuttavia, solo un costante impegno e una maggiore consapevolezza in tema di sicurezza informatica potranno garantire la vera protezione.

L’utilità di un penetration test

Ecco la soluzione vera, quella preventiva, che misura e scherma ogni rischio possibile!
Un penetration test è un processo di analisi della sicurezza di una rete o di un sistema informatico. Comprende l'esecuzione di attacchi simulati allo scopo di verificare la presenza di eventuali vulnerabilità. Un team di esperti esegue il test dietro autorizzazione dell’azienda che lo richiede: si tratta di attacchi hacker predeliberati che simulano cosa potrebbe accadere se l’attacco avvenisse davvero.
Immaginate l’utilità di poter sapere in anteprima quali sono le porte aperte ai cybercriminali e, soprattutto, quali sono i mezzi per serrarle!

Un penetration test informatico, dunque, è fondamentale per aiutare le PMI a individuare e risolvere le vulnerabilità nella loro rete e nei loro sistemi. Conoscendo le debolezze esistenti nella rete, le PMI possono prendere le misure necessarie per prevenire ogni ingresso fraudolento. Questo significa che la protezione si studia su misura e l'azienda diventa più robusta e resistente agli attacchi. Generalmente, chi si occupa di questa esecuzione tecnica è personale altamente specializzato, in grado di identificare le possibili vulnerabilità note e anche quelle ben nascoste, inclusi eventuali difetti nelle misure di protezione già in atto. L'ideale sarebbe trovare esperti in attacco per farsi difendere!

Da qui possono scaturire piani individualizzati di tutela informatica, mettendo a punto una scansione precisa e puntuale dei punti deboli e un’adeguata blindatura degli stessi.

Non sai a chi farlo eseguire? Chiedi a noi! Possiamo accordarci per un penetration test autorizzato che sappia mettere a nudo tutte le tue vulnerabilità di sistema: perché solo chi attacca sa difendere davvero. Provare per credere! 😉

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