10/01/2023
Pechino nel mirino della nostra Intelligence

I servizi segreti italiani tengono d'occhio ByteDance, l'azienda cinese proprietaria di TikTok che sta investendo anche in settori strategici come la difesa e le comunicazioni.

Non si tratta solo di un'app: la presenza di un'azienda cinese in settori strategici dell'Italia ha fatto scattare un campanello d'allarme tra i servizi segreti del Paese, preoccupati per i possibili rischi per la sicurezza nazionale associati agli investimenti di Pechino.

I servizi di Intelligence hanno individuato diverse aree di preoccupazione riguardo a tali esposizioni: ritengono che le aziende cinesi possano essere coinvolte in attività di spionaggio o furto di dati, oltre che di spionaggio industriale. Inoltre, sostengono che la Cina potrebbe sfruttare la sua posizione per avere accesso a informazioni sensibili sulla tecnologia militare e sui sistemi di comunicazione utilizzati dagli alleati della NATO.

Gli esperti ritengono inoltre che il governo cinese potrebbe utilizzare questi investimenti per ottenere informazioni su tecnologie e progetti infrastrutturali sensibili, che gli consentirebbero di sabotare tali progetti se mai decidesse di farlo. Le autorità tedesche hanno persino messo in guardia i propri cittadini dal recarsi in Cina per timore di spionaggio.

Le reazioni del resto del mondo

Alcuni Paesi della NATO, come la menzionata Germania e il Regno Unito, hanno adottato misure per proteggere i propri servizi di intelligence da possibili azioni di spionaggio da parte di aziende cinesi.

Anche i Paesi Bassi hanno introdotto una legislazione che consentirebbe alle autorità di esaminare gli investimenti stranieri in settori strategici dell'economia. I servizi di Intelligence sono particolarmente preoccupati per le società di telecomunicazioni cinesi Huawei e ZTE, entrambe bloccate dall'ingresso nel mercato statunitense a causa di problemi di sicurezza. Tuttavia, Huawei ha incontrato difficoltà anche in altri mercati, in particolare in Australia e Nuova Zelanda.

Oltre alle preoccupazioni per la sicurezza, c'è anche il timore che gli investitori cinesi possano usare il loro controllo di asset strategici per esercitare pressioni politiche sull'Europa.

Questo timore è stato alimentato da diversi recenti incidenti che hanno coinvolto le imprese statali cinesi (SOE), accusate di utilizzare la loro posizione in alcuni mercati come leva per fini politici. L'esempio più significativo è l'acquisizione dell'azienda australiana di telecomunicazioni Oceania e della sua controllata Huawei.

Cosa dobbiamo aspettarci

Il piano di crescita, e indipendenza sempre più schiacciante, di Pechino sembra essere più chiaro che mai. Difesa, Comunicazioni, Energia, Trasporti: pare si stia viaggiando verso il disegno di un monopolio economico. Dobbiamo svegliarci se non vogliamo restare schiacciati da questo disegno!

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